Nuovo look per Puppy, il West Highland Terrier fatto di fiori che dal 1997 presidia l’entrata del Guggenheim Museum di Bilbao. Su suggerimento di un cittadino, Jeff Koons ha deciso di aggiungere una mascherina alla sua creatura. Un modo per dare il buon esempio alla comunità spagnola e mondiale.
Bisognerà aspettare due settimane perché i fiori sboccino e rendano visibile la mascherina blu e bianca che copre il muso di Puppy, iconica scultura floreale di Jeff Koons. Per ora la sua presenza è solo intuibile, ma il messaggio lanciato è forte e chiaro. In un momento di crisi come questo, la cosa più importante da fare è condividere le informazioni utili alla salute con il maggior numero di persone possibile.
E quale modo migliore di farlo che con un cane verdeggiante alto 12 metri e mezzo?
L’idea, proposta a Koons da un abitante di Bilbao tramite una lettera, è stata subito accolta con entusiasmo dall’artista, che si è detto onorato di poter usare Puppy per comunicare l’importanza di indossare la mascherina. Il direttore del Guggenheim, Juan Ignacio Vidarte, ha interpretato la proposta come una segno dell’affetto che la cittadinanza nutre nei confronti della scultura.
Questa, infatti, negli anni è passata dall’essere una “semplice” opera d’arte a simbolo del museo e membro effettivo della comunità. Una vera e propria icona di ottimismo. Una popolarità che è giusto “sfruttare” a favore dell’emergenza sanitaria, se è vero che l’arte contemporanea è – e deve essere – sempre collegata al presente.
L’operazione è stata favorita dal fatto che, in questo periodo dell’anno, i fiori che decorano il manto di Puppy in primavera ed estate (begonie, impatiens, tageti e petunie ) vengono sostituti con esemplari più adatti al clima invernale.