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Campigli, de Chirico, Guttuso. Tante opere rubate dal “museo” della RAI

Giovanni Stradone, Il Colosseo, scomparso dalla sede RAI di Roma dal 2008 Giovanni Stradone, Il Colosseo, scomparso dalla sede RAI di Roma dal 2008
Giovanni Stradone, Il Colosseo, scomparso dalla sede RAI di Roma dal 2008
Giovanni Stradone, Il Colosseo, scomparso dalla sede RAI di Roma dal 2008

Sono quasi 120 le opere d’arte del patrimonio della RAI di cui non si ha più traccia. Quadri originali sostituiti con false riproduzioni e poi venduti

Lei ha rubato un dipinto di Ottone Rosai di proprietà della RAI sostituendolo con una copia, e poi se l’è rivenduto per 25 milioni di lire?”. “Sì, sono stato io”. “Va bene, può andare, sono passati 40 anni e i reati di furto e ricettazione sono prescritti”. La scena sembra paradossale, ma invece è assolutamente reale: un’inchiesta alla quale stanno lavorando i Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Portata a galla, a livello giornalistico, da Giuseppe Scarpa su Il Messaggero. Quasi 120 opere d’arte del patrimonio della TV pubblica, spesso di grande valore, di cui non si ha più traccia. Quadri originali sostituiti con false riproduzioni e poi venduti. O comunque irreperibili.

Un saccheggio che riguarda tutte le sedi della televisione pubblica, da Nord a Sud”, nota Scarpa. “Nella Capitale il pubblico ministero Francesco Marinaro ha già avviato la maxi inchiesta e ha individuato anche il ladro del quadro ‘Architettura’, del pittore Ottone Rosai. Un’opera sottratta proprio da un impiegato (adesso in pensione) di Viale Mazzini”. Ma l’elenco è lungo, con nomi da grande museo: mancano all’appello “Vita nei Campi” di Giorgio De Chirico, “La Domenica della Buona Gente” di Renato Guttuso, “Kovancina” di Felice Casorati, “Il Colosseo”, di Giovanni Stradone. E ancora “Giuditta” di Carlo Levi, “Tristano e Isotta” di Massimo Campigli, “Tela Bianca” di Angelo Savelli, “Apologia del Circo” di Giuseppe Santomaso, “Serata d’Epifania” di Achille Funi.

 

La Domenica della Buona Gente, di Renato Guttuso
La Domenica della Buona Gente, di Renato Guttuso

Buona parte dei dipinti scomparsi nel nulla, secondo la ricostruzione investigativa, è assente dalle sedi Rai almeno a partire dal 1996”, precisa l’articolo. “Questo fu l’anno in cui la RAI organizzò una mostra a Lecce: ‘Opere del Novecento Italiano nella collezione della Radiotelevisione italiana’. Ebbene gran parte di quelle tele oggi introvabili all’epoca erano esposte”. Un’indagine nata per caso: dalla scoperta di un quadro che si pensava essere originale e invece originale non era. “Il rinvenimento della ‘patacca’ nei corridoi della sede di viale Mazzini sarebbe avvenuto qualche mese fa, accidentalmente, dopo che l’opera cadendo avrebbe rivelato la sua vera natura: nient’altro che una copia”.

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