Il nuovo romanzo di Lucrezia Lerro è un racconto serrato sulle nostre radici e sul desiderio che ci muove, un’indagine sulla forza inestinguibile della scrittura, che porta all’unica verità possibile: tutte le famiglie hanno un segreto da nascondere. É edito da La Nave di Teseo.
Sinossi
Leda è ossessionata fin da bambina dalla fotografia di suo zio Luigi, morto prematuramente a diciannove anni. Ripercorrendo le tracce della fine del ragazzo, troverà una storia sommersa e affronterà le verità che la sua famiglia ha nascosto per tanti anni. Per placare i fantasmi che la perseguitano, Leda inizia un’indagine che la porterà a Francesca, la zia di Luigi, la donna che gli ha sparato. Perché la vicenda è stata occultata dalla sua famiglia?
Le lettere dello zio, le fotografie, i diari, i proiettili, i verbali l’aiuteranno a capire. Così, Nell’archivio di Rebibbia a Roma, scopre uno scenario inaspettato, le prove vive dell’omicidio. Con l’avanzare delle ricerche, la vita di Leda sembra intrecciarsi indissolubilmente a quella dello zio: sono due facce del Sud Italia, due giovani poveri e in cerca di fortuna. Una frase, letta sul diario dell’assassina, assilla Leda. Il giorno prima del delitto, Francesca aveva annotato: “Uccideresti un ragazzo di diciannove anni perché ti ama?”
Note biografiche
Lucrezia Lerro ha pubblicato i romanzi Certi giorni sono felice, Il rimedio perfetto, La più bella del mondo, La bambina che disegnava cuori, Sul fondo del mare c’è una vita leggera, La confraternita delle puttane, Il sangue matto, Il contagio dell’amore – Etty Hillesum e Julius Spier, La giravolta delle libellule e L’estate delle ragazze. Per il film Il pianto della statua, regia di Elisabetta Sgarbi, scrive La prima notte della madre dopo la morte del figlio. È autrice inoltre delle raccolte di poesie L’amore dei nuotatori e Il corollario della felicità. La sua pubblicazione più recente è Più lontano di così.