La mega galleria Hauser & Wirth apre le sue porte a Flora Yukhnovich, pittrice in ascesa sul mercato e ricercatissima sul mercato. La prima mostra è in programma per il 2024 a Los Angeles.
Esplosivi colori pastello, voluttuose forme rococò e disparati riferimenti alla storia dell’arte. Questa in estrema sintesi la ricetta pittorica di Flora Yukhnovich, artista astratta che gioca con la forma senza mai compierla del tutto. É probabilmente il mix di questi elementi, accanto all’impegno femminista di cui le opere sono intrese, che hanno portate le opere di Yukhnovich ad attirare le attenzioni di mercato, critica e pubblico.
Un percorso in ascesa che vive ora una nuova importante tappa, con la mega galleria Hauser & Wirth (con sedi in tutto il mondo, tra cui New York, Monaco e Hong Kong) che ha inserito Yukhnovich nel gruppo di artisti rappresentati. Una seconda casa per la pittrice, che continuerà comunque a collaborare anche dalla londinese Victoria Miro.
Nata nel 1990 a Norwich, Yukhnovich ha frequentato la City & Guilds of London Art School e subito dopo la laurea ha ottenuto subito una rappresentanza in galleria. Si dice che il suo primo commerciante, Matt Watkins, abbia scoperto i suoi dipinti su Instagram. La svolta sul mercato internazionale arriva nel gennaio 2022, quando a soli 32 anni un suo dipinto viene venduto a 1,2 milioni di dollari in asta da Phillips New York. La stima era di 80 mila euro. Un rialzo clamoroso che ha garantito attenzioni alla pittrice, che in seguito ha aggiornato il suo record diverse volte. Al momento il suo miglior risultato è 3,2 milioni di euro, fatto registrare da Warm, Wet ‘N’ Wild (2020) nel 2022 da Sotheby’s Londra.
La prima mostra di Yukhnovich con Hauser & Wirth, per cui produrrà nuovi lavori dedicati, è in programma nel 2024 a Los Angeles. C’è da aspettarsi opere in linea con il suo stile o virerà su qualcosa di nuovo? Di certo il pubblico si è ormai appassionato allo stile luminoso e dinamico della pittrice, la quale dà vita a mondi astratti, che solo parzialmente incrociano la realtà. Ma quando lo fanno, lo fanno ospitando riferimenti artisti e culturali dei più disparati, da Giovanni Battista Tiepolo e Kim Kardashian. Commistioni che celano criptiche narrazioni, accessibili solo attraverso i titoli dei lavori, che forniscono un contesto utile a decifrarne il contenuto.