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Palazzo Grassi. Il videomaker Sam Youkilis racconta su Instagram la mostra Icônes

Edith Dekyndt
Edith Dekyndt
Palazzo Grassi – Punta della Dogana ha invitato Sam Youkilis (fotografo, videomaker e documentarista) a realizzare un inedito storytelling digitale attorno a Icônes, la mostra in esposizione a Punta della Dogana fino al 26 novembre 2023.

Per nove giorni, dal 27 giugno al 5 luglio Sam Youkilis accompagna il pubblico sul canale Instagram di Palazzo Grassi – Punta della Dogana alla scoperta di Icônes e delle possibili sue relazioni con la città di Venezia. Un progetto digitale che prende il nome di Take Over.

Una lente per esplorare con approccio insolito il percorso espositivo ideato da Bruno Racine ed Emma Lavigne, una mostra di ricerca sul ruolo dell’icona e sullo studio dell’immagine nell’arte contemporanea. In particolare, le opere dei circa 30 artisti partecipanti, di generazioni, origini e culture molto diverse, prendono le mosse dalla relazione tra la città di Venezia e l’icona. E da qui riparte anche Sam Youkilis, che a sua volta innesca legami inaspettati tra una selezione di opere esposte a Punta della Dogana e la città di Venezia.

Cosa c’entrano i velluti di Danh Vo, dell’opera Christmas (Rome) (2012, 2013), con i panni stesti da una finestra veneziana? La rifrazione tra luci e specchi che avvolge il Torino, orchestrata da Kimsooja, può ricordare l’acqua della Laguna? Questi sono solo alcuni esempi di come Sam Youkilis invita il pubblico digitale a pensare a una Venezia diversa, ritrovandola nelle opere in mostra, e viceversa.

Del resto questo tipo di storytelling non è nuovo a Sam Youkilis. Il fotografo e videomaker documentarista esplora i luoghi e le loro comunità, rivelandone la bellezza attraverso i dettagli e le peculiarità delle persone che li abitano, la natura che li caratterizza e le attività che vi si svolgono. Concentrandosi sui dettagli e sulle tradizioni locali, cerca di restituire uno sguardo complementare su paesaggi, città e vita quotidiana. La sua documentazione costante e approfondita delle diverse culture negli ultimi quattro anni ha permesso a un pubblico su scala globale di viaggiare e scoprire il mondo attraverso la sua lente.

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