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Torino d’estate: breviario del contemporaneo sotto il sole

Conrad Shawcross, In The Shadows Lie Eternity, Vista d’insieme della sala 1 dell’esposizione presso Tucci Russo Chambres d’Art, Torino, 2023, Courtesy l’artista e Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea, Torre Pellice e Torino, Foto: Archivio fotografico Tucci Russo
Nel mese di giugno, la città di Torino ha visto inaugurarsi una serie di mostre ed eventi espositivi che vale la pena segnalare per chi volesse dedicare del tempo proficuo alla ricerca di stimoli artistici interessanti in giro per la città.

Da Flashback habitat. Ecosistema per le culture contemporanee, in zona precollina, fino ad ottobre sarà possibile visitare la mostra “Torino jam session. Energiche e liberatorie ibridazioni nell’arte”, con più di settanta opere di artisti torinesi mescolate in modo imprevedibile, alla ricerca di dialoghi inattesi, proprio come accadrebbe in una jam session di musicisti Jazz. La mostra, creativamente curata da Alessandro Bulgini, vede presenti opere di: Aldo Mondino, Bartolomeo Migliore, Pierluigi Pusole, Marco Gastini, Monica Carocci, Victor Kastelic, Gruppo Fotografia Psicogeografica, Alessandro Bulgini, Luigi Gariglio, Giorgio Griffa, Turi Rapisarda, Elke Warth, Enzo Obiso, Sergio Cascavilla, Pierluigi Meneghello, Alessandro Rivoir, Bruno Zanichelli e Donato Stolfi.

E non finisce qui. In Piazza Bottesini, zona Barriera, è presente l’opera di Sergio Cascavilla, per la serie Opera Viva, ancora una volta per la curatela di Bulgini.

Nel quartiere Aurora, la Nuvola Lavazza ospita invece fino ai primi di agosto la mostra “Quarta Civitas”, dedicata al lavoro di Omar Hassam. Ex pugile ora dedito all’arte, l’artista presenta alcune opere sul tema del rapporto tra centro e periferia, e altri esperimenti. La mostra è stata presentata nel contesto della celebrazione dei cinque anni di vita della Nuvola Lavazza, complesso opera dell’architetto Cino Zucchi, e presenta una serie di lavori tra cui una interessante mappa di Torino creata con tappi colorati di bombolette di colore spray, dove è messa in risalto la zona del quartiere Aurora, che ospita il palazzo. Ci sono poi altre opere, tra esperimenti pittorici creati usando i guantoni da box, un paio di sculture/installazioni che riflettono sul tema dello stesso agire artistico e dei suoi effetti sul contesto sociale, e infine un’opera dedicata alla stessa committenza, la famiglia Lavazza.

Michele Tocca, Repoussoir, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, ph. Perrotino

In centro, le gallerie Peola Simondi e Tucci Russo dedicano invece i loro spazi rispettivamente alle mostre di Chiara Baima Poma, con una serie di dipinti che hanno al loro centro i proverbi, e Conrad Shawcross, artista inglese che propone una interessante ricerca sulla luce.
Le opere di Chiara Baima Poma si presentano come lavori particolari, che ricorrendo a un linguaggio molto leggibile e ispirato alla tradizione, traducono però in immagini modi di dire e proverbi che popolano le correnti espressioni linguistiche più comuni, trasformandoli in sorta di icone dipinte. La mostra porta il titolo “Specchi per le allodole” e sarà visitabile fino all’8 agosto.
Da Tucci Russo Chambres d’art, le sperimentazioni con la luce di Conrad Shawcross, nella mostra “In The Shadows Lie Eternity”, danno invece vita ad ambienti immersivi di grande effetto, che inducono i visitatori a mettere in discussione l’abituale percezione del reale, entrando in un mondo fatto di suggestioni visive coinvolgenti.
Infine, la Wunerkammer della Gam ospita una interessante mostra di Michele Tocca, pittore italiano classe 1983, che gioca sulla relazione con la tradizione artistica ottocentesca della collezione del museo, effettuando interessanti reinterpretazioni di stampo insieme pittorico e concettuale. La mostra porta il titolo “Repoussoir”, e riflette sul tema degli effetti che elementi apparentemente marginali, tanto nel contesto delle rappresentazioni artistiche e dell’esperienza concreta dei vissuti condivisi, hanno sulla percezione complessiva del reale e sul loro effettivo e fecondo permanere e continuare ad agire tanto nella memoria storica e storico artistica collettiva, quanto nella dimensione mnestica esistenziale personale.

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