La storia tra Sotheby’s e i “Noble Jewels” va avanti da oltre dieci anni. In arrivo i gioielli della famiglia Borbone–Parma
Sono state molte le vendite di gioielli di provenienza nobiliare gestite dalla casa d’aste. La prima asta targata “Noble Jewels” si era svolta a Ginevra nel 2007 ed erano passati sotto il martello dell’auctioneer ben 1500 gioielli che avevano fatturato 255 milioni di dollari.
Nel 2017 è caduto il 30° anniversario di un’asta leggendaria, quella dei gioielli della Duchessa di Windsor. Questa è stata una delle vendite di gioielli più iconiche di sempre. La storia d’amore tra Wallis Simpson -americana divorziata- e Edward VIII – il re che abdicò al trono per lei- è rimasta nell’immaginario collettivo come una delle più romantiche di sempre. L’asta si era svolta il 2 aprile del 1987 a Ginevra e comprendeva bellissimi pezzi di Cartier, Van Cleef & Arpels e Harry Winston. Aveva raccolto la cifra record di $50.3 milioni, sette volte la stima pre-asta! Il ricavato era stato devoluto all’Institute Pasteur di Parigi per la ricerca contro il cancro e l’AIDS.
In tutti questi anni molti altri gioielli di origine regale o nobiliare sono passati nelle sale di Sotheby’s. La particolarità dei gioielli regali, oltre al bellissimo disegno e alla preziosità, è la loro capacità di raccontare delle storie. E quella che raccontano i gioielli che andranno in asta il prossimo 12 novembre a Ginevra è davvero avvincente. Narra le vicende europee dal regno di Luigi XVI fino alla caduta dell’Impero Austro-Ungarico.
>>>Intitolata “Royal Jewels from the Bourbon-Parma Family”, sarà una delle più importanti collezioni di gioielli reali mai proposta in asta prima.
Discendente da Luigi XIV di Francia e da Papa Paolo III, la famiglia Borbone–Parma è legata da rapporti di stretta parentela con le più importanti famiglie d’Europa – dai Borboni agli Asburgo. I membri di queste dinastie includono i re di Francia e Spagna, gli Imperatori d’Austria e i Duchi di Parma. Questa eccezionale discendenza è testimoniata nella ricchezza e provenienza dei pezzi della collezione – non esposta in pubblico da 200 anni – ed in particolare da un incredibile gruppo di gioielli appartenuti a Maria Antonietta, la regina di Francia.
Daniela Mascetti (Vice presidente di Sotheby’s Jewellery Europe and Senior International Specialist) ha commentato: «Questa è una delle più importanti collezioni di gioielli reali mai apparsa sul mercato e tutti quanti i gioielli sono assolutamente permeati di storia. Mai presentato in pubblico, questo straordinario gruppo di gioielli offre una visione avvincente, lunga centinaia di anni, sulle vite dei suoi proprietari. Ciò che colpisce maggiormente è la bellezza intrinseca dei pezzi stessi: le gemme preziose con le quali sono adornati con eccezionale maestria sono straordinarie a tutti gli effetti»
I Gioielli di Maria Antonietta
Il grande amore di Maria Antonietta per le perle e i diamanti è ben noto. Il maestoso ensemble di gioielli che verrà offerto quest’autunno a Ginevra ha una storia straordinaria. Nel marzo 1791, Re Luigi XVI, Maria Antonietta e i loro figli iniziarono a preparare la loro fuga dalla Francia. Secondo gli scritti della dama di compagnia di Maria Antonietta, Madame Campan, la regina trascorse un’intera serata al Palazzo delle Tuileries, avvolgendo nel cotone tutti i suoi diamanti, rubini e perle, prima di sistemarli in una cassa di legno. Nei giorni successivi, i gioielli furono inviati a Bruxelles dove regnava la sorella della regina, l’arciduchessa Maria-Cristina ed era dimora del conte Mercy Argentau. Il conte, ex ambasciatore austriaco a Parigi, era uno dei pochi uomini che avevano mantenuto la fiducia della regina. Fu lui, infatti, a prendere in consegna i gioielli e a inviarli a Vienna, dove sarebbero stati custoditi dall’imperatore austriaco, nipote stesso di Maria Antonietta.
La collezione presenterà all’incirca 100 pezzi. Tra questi spicca un pendente con diamanti che sorregge una perla naturale di dimensioni eccezionali (26 mm x 18 mm) (st. $ 1-2 milioni). Testimonianza dello splendore della corte francese sono anche un paio di perle naturali a goccia (st. $ 30.000 – 50.000) e una collana con ben 119 perle naturali (st. $ 200.000-300.000).
La collezione presenta inoltre una serie di gioielli dalle molteplici provenienze reali che mostrano come le maestose pietre della collezione di famiglia siano state montate, nel corso dei secoli, secondo svariati disegni e in base ai gusti propri di ogni generazione.
Realizzata per Luisa di Francia (1819-1864), nipote di Carlo X, re di Francia e madre di Roberto I, Duca di Parma, questa parure composta da 95 diamanti (st. $ 300.000-500.000) comprende: cinque diamanti solitari appartenuti alla figlia di Maria Antonietta, un gran numero di pietre che adornavano la spada del Duca di Berry, figlio di Carlo X e padre di Luisa (assassinato da un bonapartista nel 1820) e un grosso diamante a forma di pera proveniente dalla collezione dell’arciduchessa Isabella d’Austria, principessa di Croÿ (1856-1931).
I Tesori degli Asburgo e dei Duchi di Parma
I gioielli che saranno offerti in asta a novembre testimoniano inoltre i legami dei Borbone-Parma con la casa d’Asburgo, una delle più influenti dinastie reali d’Europa, che ha regnato sull’Impero Austro-Ungarico fino al 1918. Gli Asburgo occuparono anche il trono del Sacro Romano Impero, generando imperatori e re i cui domini includevano territori della Germania, dell’Inghilterra, della Spagna, dell’Olanda e dell’Italia.
Highlight di questo gruppo è una tiara di diamanti a foggia di cartiglio, donata dall’imperatore Francesco Giuseppe (1830-1916) – uno dei monarchi con il regno più lungo d’Europa – a sua nipote, l’arciduchessa Maria Anna d’Austria (1882-1940) in occasione del suo matrimonio avvenuto nel 1902 con Elia di Borbone, duca di Parma (1880-1959). Questo sfarzoso diadema fu creato da Köchert, prestigiosa maison viennese fondata nel 1814, che fu al servizio della casa imperiale d’Austria per ben quattro generazioni (st. $ 80.000-120.000).
Vantano la stessa prestigiosa provenienza una magnifica spilla a fiocco in diamanti, ornata con un rubino birmano da 6,89 carati (st. $ 200,000-300,000) e un anello con un notevole diamante fancy orangey-pink da 2,44 carati (st. $ 120,000-180,000). Entrambi i gioielli furono dati in regalo all’arciduchessa Maria Anna d’Austria da suo padre per celebrare la nascita dei suoi due figli.Dono di sua madre, sempre in occasione del suo matrimonio, fu invece una spilla in diamanti con uno zaffiro Ceylon da 30,70 carati (st. $ 150.000-250.000).
La maggior parte dei gioielli della Collezione Borbone-Parma furono donati a Roberto I (1848-1907), ultimo Duca di Parma e Piacenza, da sua madre, Luisa di Francia (1819-1864), nipote di re Carlo X di Francia e pronipote di Maria Antonietta. Roberto I ricevette anche dei magnifici gioielli dalla nonna paterna Maria-Teresa di Savoia, Duchessa di Parma (1803-1879), e tra questi, un paio di orecchini “en girandole” in diamanti (st. $ 150.000-250.000). La grande spilla con pendente in diamanti (st. $ 25.000-35.000) invece fu ricevuta dalla principessa Maria Pia di Borbone-Due Sicilie (1849-1882) in occasione del suo matrimonio con Roberto I, dal nonno di suo marito, Carlo II di Parma.
Dopo la prima tappa milanese (il 27 giugno) il tour espositivo continua a MONACO (18 settembre 2018) e COLONIA (21 settembre 2018). Prima dell’asta di novembre i gioielli saranno esposti al pubblico a Londra, New York, Hong Kong e Ginevra
2007 – 2017. Dieci anni di aste “Noble Jewels” da Sotheby’s