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Dare tempo allo spazio. Le variazioni e le vibrazioni di Dadamaino in mostra a Milano

Oggetto ottico dinamico, 1962
Oggetto ottico dinamico, 1962

Fino al 5 febbraio 2020 la galleria A arte Invernizzi presenta al pubblico Dare tempo allo spazio di Dadamaino (Milano, 1930-2004), un percorso attraverso la crescita professionale dell’artista che evidenzia le scelte estetiche e personali della sua ricerca.

All’ingresso della galleria, quindi della mostra, si staglia l’opera Oggetto ottico-dinamico (1962), le cui tessere in alluminio applicate alla tavola creano effetti che guidano lo spettatore attraverso percezioni illusorie.

Cromorilievo, 1974

Al primo piano, le opere del ciclo “La Ricerca del colore” (1967) indagano il rapporto tra i sette colori dello spettro – rosso, arancio, giallo, verde, celeste, blu e violetto – con il bianco, il nero e il marrone, mentre due tavole del ciclo “Cromorilievi” (1974) fanno emergere l’intensità pittorica tramite le variazioni dei toni e la disposizione degli elementi geometrici, generando molteplici effetti dinamici e luministici che alludono alla profondità visiva.

L’inconscio razionale, 1975

Salendo al piano superiore della galleria si incontrano lavori del ciclo “L’inconscio razionale” (1975-77), dove l’intreccio perpendicolare di linee orizzontali e verticali irregolari si apre a componenti nuove, più irrazionali e legate all’inconscio.

Volume, 1958

In mostra sono presenti anche opere della serie “Volumi” (1958-60), che si differenziano in base al numero di fori presenti sulla tela, e “Volumi a moduli sfasati” (1960), dove una fitta successione di fori regolari su fogli plastici sovrapposti movimentano la superficie trasparente.

Costellazioni, 1986

Al piano inferiore della galleria continua la riflessione sul segno di Dadamaino, iniziata con “L’inconscio razionale”, nel ciclo “Costellazioni” (1984-87), in cui l’artista esprime il suo rapporto con lo spazio e abbandona la struttura lineare della scrittura: il segno svanisce senza seguire un ordine e si identifica come pura energia, senza un inizio ne una fine.

Passo dopo passo, 1989

Infine, i tratti che percorrono le superfici delle opere della serie “Passo dopo passo” (1988-1990), “Il movimento delle cose” (1990-1996) e dei successivi “Sein und Zeit” (1997-2000) racchiudono la relazione esistente tra il gesto, immensamente piccolo e racchiuso in un momento definito dell’azione, e il suo continuo esistere nel tempo, infinitamente grande.

 

Informazioni utili:

Dare tempo allo spazio – Dadamaino

A arte Invernizzi – Via D. Scarlatti 12, Milano

28 novembre 2019 – 5 febbraio 202

Da lunedì a venerdì: 10.00/13.00 – 15.00/19.00

Sabato su appuntamento

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