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Storie di strada. La potenza delle immagini di Letizia Battaglia ad Ancona

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300 fotografie ricostruiscono per tappe e per temi la straordinaria carriera di Letizia Battaglia. Storie di strada è alla Mole Vanvitelliana di Ancona fino al 15 gennaio 2021.

Dopo Palazzo Reale a Milano, la retrospettiva Storie di strada approda presso il Lazzaretto di Ancona, sull’isola pentagonale all’interno del porto del capoluogo marchigiano. Un’esposizione che completa un percorso espositivo che il Comune di Ancona e Civita hanno voluto dedicare ai grandi maestri della fotografia del Novecento e contemporanea. “Riprendere da una grande mostra, da un grandissimo evento di portata nazionale e di altissima valenza sociale, è un segnale per tutto il territorio. Non ci sarebbe stata artista più adatta, perché Letizia Battaglia parla ai sentimenti e al cuore, e lo fa con senso critico e grande passione”, spiega l’assessore alla Cultura e Turismo, Paolo Marasca.

Letizia Battaglia, Festa del giorno dei morti, Palermo, 1986

Storie di strada attraversa l’intera vita professionale della fotografa siciliana, e si sviluppa lungo un articolato percorso narrativo costruito su diversi capitoli e tematiche. Ai ritratti di donne, uomini o animali si aggiungono le immagini delle città, come Palermo, esplorando il tema politico, la morte, l’amore. Un percorso espositivo che ripercorre la vicenda umana e professionale di Letizia Battaglia, della sua profonda e continua critica sociale, evitando i luoghi comuni e mettendo in discussione i presupposti visivi della cultura contemporanea. Quello che ne risulta è un vero ritratto, quello di un’intellettuale controcorrente, ma anche una fotografa poetica e politica, una donna che si interessa di ciò che la circonda e di quello che, lontano da lei, la incuriosisce.

Quelle che il progetto della mostra si propone di esporre – afferma Francesca Alfano Miglietti curatrice della mostra – del percorso di Letizia Battaglia, sono ‘forme d’attenzione’: qualcosa che viene prima ancora delle sue fotografie, perché Letizia Battaglia si è interrogata su tutto ciò che cadeva sotto al suo sguardo, fosse un omicidio o un bambino, uno scorcio o un raduno, una persona oppure un cielo. Guardare è stata la sua attività principale, che si è ‘materializzata’ in straordinarie immagini”.

Letizia Battaglia, Piersanti Mattarella ucciso da killer mafiosi, Palermo, 1980

Informazioni

Fino al 15 gennaio 2021

Ancona, Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio, 28

Dal Martedì alla Domenica 10:00 – 12:00 / 16:00-20:00

 

*Letizia Battaglia, Donna che fuma (dettaglio), Catania, 1984

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